sabato 23 maggio 2015

Morbo di Alzheimer ed arteterapia.


Il morbo di Alzheimer

La malattia di Alzheimer è una patologia progressiva neurodegenerativa.
Caratterizzata da:
- un declino cognitivo
- un declino fisico irreversibile 
- da comportamenti anomali.
La malattia colpisce in genere persone tra i 70 e gli 80 anni di età, con un'incidenza che aumenta esponenzialmente con l'aumento dell'età, si verifica anche in persone più giovani.


Gli effetti

Le persone con l'Alzheimer presentano:
alterazioni della memoria e dell'orientamento
- limitazioni della concentrazione, della capacità di organizzazione e di giudizio
- cambiamenti della personalità
- in uno stadio più avanzato, anche di disturbi di percezione, di parola e di deambulazione
- nello stadio finale vengono compromesse altre funzioni corporali, come la deglutizione o la continenza.
Durante il decorso della malattia, le persone con l'Alzheimer, perdono la propria indipendenza nella gestione della vita quotidiana.

Le Cause

Il fatto di perdere un certo numero di cellule nervose durante l'invecchiamento è naturale, ma nella persona colpita da Alzheimer vi è una perdita accelerata di esse, finché il cervello del paziente non funziona più in modo normale.
In alcuni casi casi questo disturbo è causato da mutazioni genetiche ereditarie, ma nella maggioranza dei casi la causa dell'insorgere dell'Alzheimer rimane sconosciuta. Probabilmente è dovuta all'interazione di diversi fattori.
Tende a colpire persone oltre i 70 anni, maggior frequenza per le donne e per chi si mantiene sui livelli di istruzione e cultura più bassi.

Alzheimer ed arteterapia
Grazie al suo linguaggio simbolico e non verbale, si è mostrata utile ad aiutare e a rendere più accessibili quei vissuti che, pazienti affetti da demenze quali l’Alzheimer, a causa della gravità della patologia o dell’intensità delle difese, non riescono ad esprimere a livello verbale. 
Per i soggetti colpiti da Alzheimer, l'arteterapia è terapeutica perché coinvolge la parte ancora funzionante del Sé, dove la creatività richiede un impegno di tipo attivo e personale. 
L’arteterapia permette di rinforzare l’individualità e l’autostima, attraverso la valorizzazione delle capacità residue.I comportamenti, spesso abnormi dei pazienti con Alzheimer, talvolta imprevedibili, sono il terreno su cui lavorare: essi all’interno di un laboratorio di arteterapia vengono visti come tentativi di risposta a stimoli interiori ed ambientali che il soggetto percepisce in modo diverso dalle persone normali.


Obiettivi dell'arteterapia con il soggetto affetto dalla malattia di Alzheimer:
- stimolare e supportare le condizioni mnestiche, cognitive e motorie attraverso il costante uso dei materiali artistici
- il lavoro di riproduzione grafica, di immagini presenti nel soggetto
- migliorare il livello emotivo affettivo grazie alla possibilità offerta di produrre un’ opera e quindi raggiungere un risultato
- alleviare i sintomi depressivi e/o ansiosi (nella demenza di Alzheimer l’umore è influenzato da un forte senso di inadeguatezza e di paura a causa della confusione mentale che il soggetto vive)
- coinvolgere la parte ancora funzionante del Sé attraverso la creatività, in maniera attiva e funzionale
- stimola il miglioramento del senso d’identità
- migliora i livelli di autonomia grazie alla riattivazione delle funzioni psichiche residue.

Le sedute di arteterapia
Il paziente esternalizza, all’interno di una seduta di arte terapia, il proprio mondo interiore attraverso gli strumenti artistici che danno forma al suo mondo interiore. Le sedute si svolgono all’interno di un setting sicuro e funzionale, che metta a disposizione ciò di cui il soggetto ha bisogno. 
Il materiale artistico
No alle lame o punte taglienti e deve essere proposto, per non creare un senso di confusione nel paziente, in piccole quantità. Lo stato di ansia, cui è sottoposto il paziente affetto da demenza, durante i primi incontri è in genere molto alto al punto tale che può non riconosce i materiali artistici e mostrare notevoli difficoltà nel comprendere le richieste propostegli dal terapista, così che l’angoscia incontrollata inibisce le sue funzioni intellettive già compromesse dalla demenza. 
Inizialmente ci si concentra sugli stimoli cognitivi affinché sia possibile un recupero e un riconoscimento, anche se parziale, delle percezioni esterne.
Compito dell’operatore 
Concede al soggetto la possibilità di muoversi liberamente durante il percorso intrapreso, rispetta i tempi del paziente, sollecita una ricerca spontanea di immagini e sensazioni legate al passato e che grazie all’arte prendono forma. Accanto alle semplici attività di disegno possono essere proposti laboratori nei quali i pazienti vengono coinvolti in attività di manipolazione di materiali malleabili come la creta o la pasta di sale; essi consentono di sollecitare le abilità prassiche ma in particolar modo permettono di potere creare, visualizzare e ridefinire la propria identità.

https://it.wikipedia.org/wiki/Malattia_di_Alzheimer

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